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giovedì 16 settembre 2021

Nuvola nera, Nuvola grigia, Nuvola bianca

 

C'era una volta una nuvola molto, molto nera perché molto, molto arrabbiata. Il vento l'aveva spostata con decisione tutto il giorno e lei, stanca di essere sbattuta qua e là e poi sfilacciata e poi ancora ricomposta in modo diverso, ormai livida di rabbia e frustrazione riversò tutte le sue lacrime sul pianeta Terra.

La pioggia, che cadde con tanta violenza piegò i fiori, l'erba e persino le verdi chiome degli alberi. Alcuni fiorellini ancora in boccio, teneri e delicati patirono tanto fino a spezzarsi e la nuvola, che dall'alto osservava soddisfatta il suo operato, finalmente si calmò.

Il vento ripassò in quel momento e, considerato il disastro combinato dalla nuvola, non la degnò di uno sguardo e proseguì, spostando e allineando le altre nuvole per fare spazio al sole.

Nuvola nera, diventata ormai grigia, si domandò come mai il vento avesse ignorata proprio lei, mentre perdeva tempo a comporre e scomporre tutte le sue compagne, che nel cambiare forma e dimensione sembravano divertirsi come matte.

Il tempo stava tornando sereno e, in un punto molto alto del cielo, si era formato un bellissimo arcobaleno. Nuvola grigia, indispettita dal trattamento del vento si espanse tanto da arrivare a coprire il ponte iridato e annullare gli sprazzi di azzurro che si stavano formando.  

                                                   

In cielo la luna e il sole osservavano con attenzione; l'astro d'argento in attesa che arrivasse il suo turno per accendersi e splendere tra le stelle, l'astro dorato emanando benefici raggi sul terreno sottostante.

«Guarda cos'hai combinato!» la rimproverò il sole, mentre carezzava con raggi delicati l'erbetta piegata e i fiorellini rovinati, con la speranza di farli riprendere. «Non solo hai nascosto al mondo quel bellissimo arcobaleno, ma hai anche rovinato tanti nuovi germogli di vita.»  



«Pensa ai fatti tuoi e al male che puoi fare tu con i tuoi raggi ardenti! A furia di ardere fai bruciare e seccare tutto quello che tocchi, mentre io porto in dono l'acqua che è principio di vita!» rispose la bisbetica nuvola.

«Sarà di certo così! - borbottò il sole - e allora perché oggi ti sei dimenticata di farlo?»

La nuvola guardo giù e si rese conto che il sole non aveva tutti i torti. La collera le aveva impedito di ragionare e di bagnare la terra con la dovuta accortezza, così che l'acqua che lei aveva riversato con tanta violenza aveva quasi rovinato i prati, i fiori e le fronde.

Ancora un po’ arrabbiata e del tutto incapace di riconoscere i suoi errori, la nuvola non rispose e volse le spalle al sole.

«Con te è inutile perdere altro tempo! -borbottò il sole-  Continui a comportarti male e questo mi dispiace, ma non posso farci niente. Ora cercherò di riparare i danni che hai fatto tu!»

«Vuoi che ci pensi io a punirla? - sibilò il vento rinforzando il suo soffio in modo minaccioso - Posso strapazzarla brutalmente ripagandola con la stessa moneta. Forse così capirà che non bisogna fare i prepotenti con nessuno e in special modo con i più deboli.»

«No!  - rispose il sole - Useresti i suoi stessi metodi  e le brutte maniere non insegnano mai niente a nessuno. Lasciamola da sola a riflettere.»

I due se ne andarono e la nuvola rimase sola a osservare i giochi delle compagne e il lavoro del sole. Solo la luna rimase poco distante a scrutarla e la nuvola se ne risentì: «Che hai da guardare?»

La serafica luna tacque, limitandosi a scrutarla.

Passata la rabbia la nuvola tentò alcune volte di partecipare ai giochi delle compagne ma, le altre, temendo i suoi scatti d'ira, la evitavano, scansandola.

Nuvola grigia, si ritrovò completamente sola e si senti rifiutata e abbandonata da tutti.

In un moto di compassione il sole tornò: «Non sono gli altri a tenerti a distanza ma tutti ti temono e ti evitano per il tuo pessimo carattere.  Ma, forse, sei ancora in tempo a dimostrare che, in fin dei conti, non sei così terribile come vuoi apparire. Domanda scusa al mondo e certo otterrai perdono e comprensione.»

Nuvola grigia capì di aver sbagliato e domandò perdono all'erba, ai fiori, agli alberi e persino alla luna e al vento, che la accolse nel suo abbraccio e la condusse dolcemente dalle compagne.

La buona volontà e la sua nuova indole le fecero perdere i colori tristi che aveva assunto quando era arrabbiata e la trasformarono in una candida e soffice nuvola molto socievole.

                                                

                  

Favola pubblicata sul sito Scrivere

Immagini GifAnimate.com


10 commenti:

  1. Piacevolissimo, e gradito brano, che ho apprezzato tantissimo.
    Buona giornata cara Vivì,silvia

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  2. Lode alle nuvole socievoli.
    Ciao Vivì.

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  3. Favoletta breve ma deliziosa. Da leggere ai bimbi e specialmente ai più monelli come esempio e come insegnamento. Grazie Vivì.

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  4. Un raccontino delizioso,brava Vivì.

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  5. Una favola breve ma tenerissima, ma con un grande significato. Brava Vivì, un caro saluto. Sempre bello leggere le tue favole e i tuoi racconti fantastici.

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  6. Molto bello questo racconto, adatto ai piccoli e ai grandi. Quante volte anche noi con la nostra rabbia facciamo soffrire chi ci sta accanto. Complimenti Vivì. Buona continuazione di giornata.
    sinforosa

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  7. Un bello cuento de fabula en que muchos de nosotros deberíamos mirarnos y aprender. Un buen ejemplo para leer a los niños.
    Un abrazo y buen resto de semana.

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  8. Es un cuento muy lindo. Te felicito por tu gran inspiración.
    Un abrazo.

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  9. Muy bonito, ma ha gustado. Besos.

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  10. Preciosa fábula!
    Me ha encantado.

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