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domenica 26 febbraio 2023

La leggenda del soffione

 






Guardate le mie foglie dentellate,

soffiate le lancette del soffione

guardate tra le siepi le mie ondate,

guardate il prato, il sentiero,

guardatemi in giardino allegro e fiero!

Raccoglietemi pure: io cresco ancora,

senza chiedere permesso né scusarmi,

che fate con le vostre zappe allora?

Non riuscirete mai a estirparmi!

Nessuno mi può fare impressione

perché io sono il Dente di Leone!

Poesia tratta dal libro “Le fate dei Fiori” di Cecily Mary Barker.

 

Il tarassaco, altrimenti detto Dente di Leone, è una pianta che cresce spontanea nei prati e che produce un fiore dello stesso colore del sole. Nel momento della sfioritura i semi si raccolgono in una sfera piumosa, detta pappo, che è molto simile a un etereo pon-pon  sempre pronto a disperdersi nell'aria al primo soffio deciso del vento. Ed è proprio per questa sua amena caratteristica che viene chiamato soffione.

In varie parti del mondo e, da tempo immemore, esiste un magico e tenero rito che consiste nel soffiare i semi, detti acheni, per disperderli al vento. Si tratta di un gioco che diverte bambini, adulti e in modo particolare gli innamorati. Infatti, è diventata popolare la credenza che soffiando sul pappo, il disperdersi di tutti gli acheni al vento, sia il presagio di tanti sogni e tante speranze realizzate.

Esiste anche una antica leggenda che nasce nelle verdi campagne irlandesi e che narra che il tarassaco sia dimora delle fate. Ai tempi in cui nasce la fiaba gnomi, elfi e fate scorrazzavano felici nei prati e nei boschi, fino a quando comparve l'essere umano con la sua smania di dominare senza avere nessun riguardo per la natura e distruggere tutto.

Di conseguenza, queste magiche creature furono costrette a fuggire cercando riparo tra le rocce, nelle grotte o nel folto dei boschi. Purtroppo, a causa degli abiti sgargianti che indossavano, le fate venivano subito individuate, inseguite e calpestate dagli esseri umani. Per questo ricorsero all'unico incantesimo che poteva salvarle e si trasformarono negli splendidi fiori gialli del tarassaco.

La leggenda narra anche che se anche fosse calpestato il fiore di non si spezzerebbe, dimostrando grande forza r robustezza, ma si rialzerebbe bello e fiero più di prima, pare proprio per la presenza delle fate nascoste nella sua corolla.

La leggenda termina con un prezioso consiglio e se vi capita di trovare un soffione raccoglietelo pure, soffiate forte e se riuscirete a far volare via tutti i semi, vi attenderà un anno ricco di sorprese e cose belle.

 

         

                    



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giovedì 9 febbraio 2023

La filastrocca di Carnevale






 Ecco percorrono la lunga via

carri che portano tanta allegria,

coriandoli a pioggia con stelle filanti

salti, capriole e danze con canti.

Sfilano maschere e deciso il passo

Scherzi con smorfie, risate e fracasso,

gaia è il corteo e per nulla marziale,

fate l’inchino a Messer Carnevale.

Che indossi la maschera di Pulcinella,

di Colombina, Pierrot o Brighella

goditi i giorni di allegria follia

senza dubbi o patemi o malinconia!


La leggenda di re Carnevale

  C’era una volta un regno governato da un sovrano chiamato Carnevale dall’indole scherzosa, altruista e molto generosa. Difatti, ogni sud...