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sabato 31 dicembre 2022

Filastrocca di fine anno

 





Filastrocca di fine anno

 

Adesso che dunque l'anno è passato

giusto, discreto o non fortunato,

mettiti quieto e tira la somma

e su quel che non va usa la gomma.







 

Tristezza e lacrime, risate o gioia,

divertimento, affanno o noia,

non tormentarti con cose brutte

ma drizza le spalle e incassale tutte.

 

Del bene e del male è fatta la vita

e sul piatto d'argento non sempre è servita,

lo studio e il lavoro son purtroppo fatica

ma con coraggio e un sorriso vedrai sarà amica.


       

     

martedì 5 aprile 2022

La leggenda del Pettirosso

 

                                                               

                                                             





Tanto, tanto tempo fa, il piccolo uccello che oggi viene chiamato pettirosso, aveva il petto del tutto candido, ma questa era l’unica differenza che poteva contraddistinguerli dalla specie attuale dal petto tinto di rosso.

Del resto, anche allora questi uccellini preparavano il nido per accogliere le uova deposte e in seguito occuparsi dei piccoli.  

E così, in quel tempo assai lontano, mamma pettirosso lasciò il suo nido alla ricerca di cibo per i suoi pulcini e sorvolando un monte si accorse della moltitudine di persone raccolte intorno a tre grandi croci di legno.

Incuriosito il pettirosso si avvicinò e il suo cuoricino si contrasse dalla pena nel vedere che sulle croci erano stati appesi degli uomini e che questi soffrivano molto.

Una croce in particolare attrasse la sua attenzione ed era quella in centro, ai cui piedi era inginocchiata una donna dal viso bellissimo inondato di lacrime e le mani tese verso il corpo imprigionato sulla croce.                        

                                                           

L’uccellino, ignorando il fatto che quella donna era Maria madre di Gesù straziata dal dolore e dalla prolungata sofferenza del suo figliolo, si pose sulla croce, proprio accanto al capo del morente.

Oltre alle molteplici ferite del corpo, l’uomo aveva il volto sfigurato dal dolore e macchiato dal sangue che fuoriusciva a causa di una corona di spine infilata a forza sulla sua fronte. Preso dalla compassione l’uccellino tentò di sfilare con il suo becco la spina più lunga e acuminata che, provocando un rivolo di sangue, accecava il ferito ma, nel farlo, il liquido schizzò e il suo petto si macchiò di rosso.

In quel momento l’uomo emise un sospiro di sollievo e volgendo il capo rivolse uno sguardo colmo di gratitudine a mamma pettirosso, che volò via felice per il gesto compiuto.

                                

Tornata al suo nido l’uccellino si accoccolò sui suoi pulcini ma, essendo il suo petto intriso di sangue ancora fresco, sporcò anche le loro piume di rosso.

Da quel giorno lontano nel tempo, questi uccellini nascono già con il petto tinto di rosso, in ricordo del gesto caritatevole compiuto da quella mamma.  

                                                                            Ricerca effettuata sul web 



venerdì 18 febbraio 2022

Nuvola nera

 


Nuvola nera, nuvola scura

appesa nel bigio mi fai un po' paura

e se con altra ti scontri e t'arrabbi di più

tant’acqua rovesci sulla terra quaggiù.

                               

E son molti tuoni e son tanti lampi

in cielo è tempesta e sembra che avvampi,

 mentre piove sui prati ed anche sul tetto

sto a casa al riparo col mio cagnetto.

                                 

Ma se soffia il vento e ti porta via

spazza  dal cuor ogni malinconia

e se spira più forte e torna il sereno

sorride quel cielo con un arcobaleno.






Filastrocca pubblicata da Vivì sul sito Scrivere

venerdì 4 febbraio 2022

La filastrocca di Messer Carnevale

                                                     


Ed ecco che sfila lungo la via

Messer Carnevale, che è re dell’allegria

portando con sé colore e  fracasso

con molte maschere che fanno chiasso.

È bianca la veste di Pulcinella

che spinge scherzoso un serioso Brighella

e quel tremebondo e pavido Stenterello

               segue impacciato il variegato drappello.

                                              


C’è l’Arlecchino che con aria sornione

pensa a uno scherzo per il Dottor Balanzone

e Colombina che sta poco lontano

con malizia sorride tendendogli la mano.

 


Sempre dubbioso avanza Tartaglia

che quando parla sempre s’incaglia,

lo segue Gianduia che è dolce e cortese

lo scorta da vicino ma senza  pretese.



Piovono coriandoli e stelle filanti

sui carri allegorici e sui manifestanti

ma friggono frittelle nel padellone

tanto si sa... a pagar  è poi Pantalone!



                       


Tutti i diritti riservati

Immagini Pinterest

 

mercoledì 26 gennaio 2022

Impara con me




Ed ecco che ha inizio un nuovo gioco

da fare insieme e a poco a poco;

fai un passo avanti e uno indietro

scandisci le lettere dell'alfabeto.




A come aurora, asino e ascella,

B come bacio, borraccia e bella.


C come casa, chiesa e cartone,

D come daino, dattero e drone.

                                     

E di elefante, erpice ed etto,

F di foglia, di fiore e filetto.

G come gatto, di giostra e di gola,

H che è muta ma il suono consola.



I come istrice, isola e Ivana,

L di luna, di letto e di lana.

M di Monte, di mare e di mamma,

N di nome, di noce e di nanna.

O di orologio, di orso e di ortaggio,

P come pane, come pera e passeggio.

Q come quiz, come quadro o come quello,

R di ruota, di ramo e ruscello.

S di sale, di sole e serpente

                     

T come topo, di tetto e talmente.



U come ugola, come uva o utopia,

V come vita, vitello o va via.

            

E per finire arriviamo alla meta

con la Z di zona, di zero e di zeta. 




Immagini CleanPng




lunedì 17 gennaio 2022

La filastrocca dei saluti

 




Ti incontro al mattino

e ti dico “buongiorno”

andando a scuola

andata e ritorno,

ma se voglio abbreviare

un po’ e lì per lì

con un sorriso ti dico” buondì”.

Se più tardi t’incontro

anche a passeggio

inizio col dirti “buon pomeriggio”

e non si tratta solo di usanza



finché c’è il sole e luce abbastanza.


Se il cielo è sereno o se c’è la bufera

quando scende il crepuscolo

 dirò “buonasera”

e quando il buio la luce inghiotte

concludo i saluti con la “buonanotte!”

 

          

domenica 2 gennaio 2022

La mia befana


 

Ditemi perché da tutti la befana

vien descritta brutta e molto anziana,

sempre mal vestita, col capello crespo

e con voce rauca come fosse un rospo.


Chi l’ha mai detto e dove sta scritto

che è vecchia davvero e brutta di diritto?

E c’è qualcuno che ancora mi spiega

perché appare arcigna come fosse una strega?




Stanotte ho fatto un sogno e la mia befana

non era bitorzoluta né tantomeno strana

volava sì veloce per tutta l’Europa

e con grazia cavalcava la magica scopa. 




Non era grottesca e nemmeno svitata

ma giovane, gentile e bella come una fata

girava per le case con tanti dolci e doni

da metter nelle calzette dei fanciulli buoni.


       



Filastrocca pubblicata sul sito Scrivere

Immagini Pinterest e CleanPng

La leggenda di re Carnevale

  C’era una volta un regno governato da un sovrano chiamato Carnevale dall’indole scherzosa, altruista e molto generosa. Difatti, ogni sud...