English French German Spain Italian Dutch Russian Portuguese Japanese Korean Arabic Chinese Simplified
Quiero esto en mi Blog!

sabato 30 dicembre 2023

La leggenda della stella di Natale

 



Tanto tempo fa, in un piccolo villaggio messicano viveva una bambina poverissima che si chiamava Pepita. In quel periodo si era alla Vigilia di Natale e tutti i bambini del paese si recavano in chiesa per portare i loro doni a Gesù Bambino. Non avendo nulla da offrire la piccola si disperava e con gli occhi colmi di lacrime rimaneva in disparte a osservare la processione di compagni verso l’altare.

All’improvviso, nel cielo vide una stella brillare molto più di tutte le altre e nello stesso momento sentì una voce angelica che le sussurrava: «Non piangere, piccola cara. Il Bambin Gesù accetterà qualsiasi cosa se donata con amore.»

Pepita, un po’ perché sorpresa e incredula e, un po’ perché scettica, scosse la testa in un diniego, ma la voce proseguì con tono pacato: «Vedi quel prato? Potresti raccogliere un po’ di quell’erba e portarla all’altare. A Gesù piacerà e l’accetterà, vedrai.»

Pepita, anche se un po’ tentennante, fece come le veniva suggerito ma dopo aver raccolto un bel fascio di erba rimase qualche istante a guardarlo in modo sconsolato. Quel fascio aveva proprio un brutto aspetto ed era brullo e quasi secco. Che figura avrebbe fatto col Divino Neonato portandolo all’altare per donarglielo? Mentre rimuginava, le venne un’idea e dai capelli sciolse il bel nastro rosso che le aveva regalato il suo papà prima di morire, quindi, lo riannodò con un bel fiocco al fascio raccolto. Per Pepita era un enorme sacrificio rinunciare all’ultimo ricordo dell’amato papà ed era anche sicura che se ne sarebbe pentita, tuttavia, con quel nastro rosso, quel fascio poteva anche apparire presentabile.  

Quando Pepita si recò presso l’altare per deporre il suo dono, gli altri bimbi la derisero e iniziarono a sghignazzare tra loro indicandola. Pepita abbassò il capo mortificata.

“Lo sapevo che non era adatto!” pensò, scoppiando in un pianto a dirotto e apprestandosi a lasciare la chiesa ma, poi, alcune voci attirarono la sua attenzione:” Guardate! Non si è mai visto nulla di più bello!” dicevano i presenti indicando il mazzo appena deposto sull’altare.

Pepita strabuzzò gli occhi pieni di meraviglia. Le sue lacrime avevano compiuto un prodigio e, ai piedi del Bambin Gesù, al posto delle erbacce erano sbocciate alcune stelle rosse meravigliose. Quella notte, grazie al cuore generoso di una povera bimba era nata la Stella di Natale.



Leggenda dal web rielaborata da Vivì

immagini dal web

mercoledì 6 dicembre 2023

La leggenda dell’albero di Natale

 

 

Una leggenda narra che in una notte gelida di tanto tempo fa, Babbo Natale s’incontrò con Gesù Bambino per scambiarsi opinioni e consigli sui doni da fare alla vigilia a grandi e piccini.

Gesù Bambino percepì subito la profonda malinconia che albergava nel cuore dell’omone dalla barba bianca vestito di rosso e indagò: «Che ti succede, amico mio? Cosa è che ti turba così tanto?»

Babbo Natale sospirò profondamente e si confidò: «Da un po’ di anni a questa parte avverto una grande indifferenza negli esseri umani e una totale assenza di entusiasmo, quasi come se non  importasse l’arrivo  del giorno e della festa più bella e gioiosa dell’inverno. Questo disinteresse mi fa star male e mi condiziona. Mi domando se vale più la pena di affannarsi tanto per far arrivare in tempo i doni in tutte le case.»

«Sai, credo che tu abbia proprio ragione e penso che dobbiamo trovare un rimedio al più presto per far ritornare la gioia e la voglia di festeggiare nelle case degli esseri umani» disse Gesù percependo a pelle quel profondo disagio e condividendolo, quindi, si soffermò a riflettere per qualche istante.


Nel frattempo, s’inoltrarono nel bosco dove, in seguito a una copiosa nevicata, tutto era silenzio e ammantato da una candida e algida veste. La notte era limpida e rischiarata da una luna piena che illuminava il cammino dei due viandanti e rendeva la visione di un paesaggio da fiaba.

«È una vera meraviglia!» esclamò Babbo Natale fermandosi davanti a un bellissimo abete ricoperto di bianco ed estraendo dal suo sacco magico alcune mele rosse.

«Questi sono i colori del Natale!» disse appendendo i frutti ai rami con dei fiocchetti dorati. Gesù lo assecondò appendendo, a sua volta, nocciole, dolcetti e tante candele. Quando non ebbero più decorazioni si soffermarono entrambi a rimirare il risultato e Gesù si accorse che il volto dell’amico era tornato pacioso e rubicondo. Come per magia quel velo di tristezza era scomparso e Babbo Natale era tornato l’omone sorridente e simpatico che era sempre stato.

«Non ci rimane che raccoglierlo con le sue radici e portarlo in dono nel casolare più vicino» propose ammiccando «Chissà che domani al loro risveglio non cambino idea sul Natale.»

Gesù annuì e aiutò l’amico ad attuare il suo piano.

Come previsto da Babbo Natale, l’indomani la famigliola rimase stupefatta alla vista dell’albero così bello e splendente. Cosa era accaduto quella notte? Chi aveva portato quell’abete meraviglioso?

La felicità e l’allegria tornarono come per incanto e, ben presto, la casa si riempì delle voci e delle urla di gioia dei bambini e dei loro genitori. Quelle urla e quegli schiamazzi attirarono l’attenzione dei vicini, che accorsero per capire cosa stesse succedendo. Quando si scoprì che il chiasso era a causa dell’abete scintillante di luci e colore, ogni abitante del villaggio si premurò di procurarsene uno e addobbarlo.

In breve la gioia e l’allegria per la Santa Festività tornò ad aleggiare nel paese e Babbo Natale tornò con entusiasmo a preparare la slitta con tanti bei regali da distribuire a grandi e piccini.



Leggenda e immagini dal web


La leggenda di re Carnevale

  C’era una volta un regno governato da un sovrano chiamato Carnevale dall’indole scherzosa, altruista e molto generosa. Difatti, ogni sud...