lunedì 22 dicembre 2025

La fiaba di Babbo Natale


Tanti, tanti anni fa, in Lapponia, in una capanna del bosco, circondata da abeti e nei pressi di un limpido ruscello d’acqua, viveva un anziano signore un po' contadino e un po' boscaiolo, che si chiamava Natale. Il buon uomo si dedicava ogni giorno con impegno a coltivare il suo orticello, a curare le sue renne e a intagliare il legno vivendo serenamente. Era un vecchietto assai buono e generoso con una lunga barba bianca, vestiva sempre di rosso, perché era il suo colore preferito e si prestava di buon grado ad aiutare tutti i suoi vicini, senza tirarsi mai indietro

Non del tutto soddisfatto, però, un giorno pensò che era troppo poco quello che faceva per gli altri e si mise a rimuginare. Natale era un altruista e la sua più grande aspirazione era trovare il modo per donare al prossimo qualcosa di più. Quella sera si addormentò con quel pensiero e durante la notte iniziò a sognare e nel sonno gli apparve un angioletto, dalla vocina soave e molto grazioso.

                                                

L'angioletto gli spiegò che nel mondo c’erano tanti bambini poveri privi anche dell'essenziale per vivere una vita serena. Come i bimbi più fortunati, anche quelli poveri desideravano dei giocattoli, ma non avrebbero mai potuto averli. Mentre raccontava, era evidente che il cuore dell’angelo era colmo di tristezza perché le lacrime iniziarono a scorrergli sul viso. Il buon vecchio Natale, essendo molto sensibile, si commosse e chiese cosa poteva fare per rendere felici quei poveri innocenti e l’angioletto gli rispose che ci sarebbe stato un modo, molto impegnativo ma efficace. Natale sarebbe dovuto partire durante la Santa Notte con una slitta trainata dalle sue renne stracarica di doni, da consegnare a ogni bambino.

Ma dove posso trovare i giocattoli per tutti i bambini del mondo?” si domandò il buon uomo“E come posso entrare nelle case e consegnarli tutti in una sola notte? Ci saranno tutte le porte chiuse!”

Gesù Bambino ti aiuterà a risolvere ogni problema!” lo rassicurò l’angioletto.

Fu così che Gesù Bambino nominò il buon uomo papà di ogni bimbo e gli donò il nome di Babbo Natale! 

Con il supporto degli Elfi che il Bambin Gesù gli assegnò, Natale iniziò a intagliare nel legno deliziosi trenini, bambole e giocattoli vari che, la notte di Natale, gli aiutanti lo aiutarono a caricare sulla slitta. 

Gesù bambino, inoltre, concesse alle otto renne la facoltà del volo, in modo da poter sorvolare in un lampo il cielo di tutti i paesi del mondo.

Da allora Babbo Natale, calandosi dal camino, entra in silenzio in ogni casa  mentre i bambini dormono. Il buon vecchio, vestito di rosso e dalla barba candida, lascia i suoi doni sotto gli alberi addobbati a festa con luci e palline, candeline e bastoncini di zucchero.

Grazie alla magia dell’amore e dell'altruismo il prodigio divenne realtà permettendo a Babbo Natale di essere sempre puntuale nella consegna dei suoi doni per poter far felici tutti i bambini del mondo, anche quelli più poveri! E portare un sorriso nei loro visi e nei loro cuori!






Fiaba tratta dal web e rielaborata dall'autrice 

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