C'era una volta la sagra di
campagna
dove si allestiva l'albero
della cuccagna;
in pochi oggigiorno sanno che
gioco è
e se continui a leggermi ti spiego io cos'è.
Il nonno vi giocava quando
ancora era ragazzo,
agile come un gatto e
forse anche un po’pazzo,
sul palo s'arrampicava unto
tutto di grasso
avvinghiato forte e
facendo un po’ il gradasso.
L'intento aveva di
giungere in alto fin lassù
dove era appeso molto, di
tutto e ancor di più,
ma oltre l'equilibrio occorreva
anche coraggio
per arrivare infine a
salsicce e sino al formaggio.
Un poco risaliva e un poco scivolava,
ma senza mai arrendersi ancora
s’avvinghiava
e senza alcuna corda e
senza alcun legame
arrivava a prendere almeno
un salame.
Solo chi era agile come una
scimmia
riusciva a fare del cibo una
vendemmia,
leccornie, prosciutto e
ancora salame
per soddisfare l’orgoglio e
financo la fame.
Filastrocca pubblicata su SfogliandoPoesia.com
Immagini GifAnimate.com
L'albero della cuccagna è una chiara metafora della nostra vita.
RispondiEliminaCiao Vivì.
Bellissima filastrocca!Pere il 15 di agosto nel paese di mio marito si faceva questo vecchio gioco.
RispondiEliminaMolto bella !! E' un'usanza ormai dimenticata ma la mia nonna mi raccontava che, quando lei era giovane, si faceva l'albero della cuccagna ed era una bella sfida da guardare, nonchè una gioia per chi riusciva a portarsi a casa qualche cosa. Saluti.
RispondiEliminaBom dia de domingo, querida amiga Vivi!
RispondiEliminaTão gracioso e eu costumava a ir em criança assim como diz nos versos.
Um parque infantil é uma bela recordação que revivi nos netinhos.
Tenha um nova semana abençoada!
Bjm carinhoso e fraterno de paz e bem
Buonasera, Vivi, la filastrocca e bellissima, molto graciosa... ma cos'è questo albero? non importa, comunque i ricordi, la nostalgia e la magia sono ancora qui, girando come sempre!
RispondiEliminaInvio amore dalla foresta dei piani superiori, e buona domenica! 🧚 🌷🌻🌈🌷
Armoniosa filastrocca verseggiata in un lessico che attrae il lettore che la legge con vero piacere. Sempre brava e immaginifica la nostra Vivi ci delizia con le sue opere. Complimenti, un abbraccio Grazia!
RispondiEliminaOttima filastrocca che mi ricorda la mia giovinezza. Ci ho provato molte volte, ma mai riuscito ad arrivare in cima. A Venezia esisteva anche una variante : il palo di sezione triangolare e fissato a terra con dei cuscinetti rotanti, si spingeva sino al centro del canale con alla fine i premi. Sembra facile a dirlo, ma a farlo .... quante cadute in acqua e per fortuna che era solo durante l'estate. Buona serata domenicale.
RispondiEliminaCiao Vivì.
RispondiEliminaNe ho solo sentito parlare sai? Forse da noi non si usava, non so.
Comunque bello conoscere il gioco anche attraverso i tuoi simpatici versi e ti ringrazio.
Alla prossima, ti abbraccio.
Trascinata indietro negli anni dalla tua bellissima, e perfetta nella descrizione, filastrocca.Ricordi,non sempre belli ,della mia infanzia,ma incancellabili!Sempre più brava:sei proprio nata xnarrare di tutto e di più.Un abbraccio.
RispondiEliminaé visibile il mio commento di qualche minuto fa?Fammi sapere.Ciao.
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