Tanto, tanto tempo fa le lucciole erano insetti
che non emanavano luce e quando scendeva l'oscurità, si ritiravano nei loro
nidi per riposare.
Accadde che una sera, una lucciola che non
riusciva a prendere sonno, avvertì nel silenzio un urlo e subito dopo una richiesta di aiuto.
La lucciola si affacciò dal nido e, constatato che
all'esterno la luna piena illuminava i dintorni, andò alla ricerca della
creatura bisognosa di aiuto.
Guidata dalle urla disperate, all'improvviso s'imbatté in una libellula ferita alle ali e per questo impossibilitata a volare.
La lucciola non esitò un istante, si caricò sul
dorso la libellula ferita e riprese il volo. Ma, proprio in quel momento, grosse
nuvole scure coprirono la luna e, la lucciola, con il suo carico delicato, si
ritrovò immersa nell'oscurità totale.
Il piccolo insetto iniziò a tremare dalla paura
e non riuscendo più a vedere e a orientarsi, fu costretto a fermarsi.
A un certo punto, dallo stagno vicino iniziò a sentire anche degli strani rumori provenienti dall'acqua del pantano che gorgogliava, smossa da qualche animaletto e subito dopo si espanse anche un forte gracidio. Di sicuro quello stagno doveva essere colmo di rane e per il timore di diventare un bocconcino insieme alla sua amica libellula, la lucciola si avventurò alla cieca nel bosco.
Per alcuni minuti vagò a caso, ma
ormai aveva perso l'orientamento e, a un certo punto, le sembrò anche che, il
fracasso proveniente dallo stagno, invece di diminuire aumentasse sempre di più.
Allora intuì che nel buio stava girando in tondo e senza mai allontanarsi dal
pericolo.
L'oscurità incombeva tutto intorno e inoltre la
fatica iniziava a farsi sentire.
Per fortuna, il vento si portò via le nubi e
la luna riapparve in tutto il suo splendore, così che la lucciola poté
riprendere il volo e allontanarsi velocemente.
L'astro notturno, dall'alto, sebbene intralciata dalle
nuvole, aveva sempre sbirciato in basso ed era riuscita a seguire con attenzione la
vicenda. La luna era rimasta talmente stupita e ammirata dal coraggio e dall’altruismo
dimostrato dalla lucciola, che volle premiarla, donandole un po' della sua
luce.
Fu così che la piccola, coraggiosa lucciola, poté
ritrovare la via giusta per riportare la libellula al sicuro e poi fare ritorno
al nido.
Da quella volta e grazie al magico dono
ricevuto, le lucciole passano le sere d'estate svolazzando sui prati e
lampeggiando tutta la loro felicità in cerca dell'amore e delle loro compagne.
Leggenda di autore sconosciuto rielaborata dall'autrice del blog
Immagini 123rf
Pensavo che la lucciola avesse fatto la fine dei dinosauri: l'estinzione.
RispondiEliminaDiventi sempre più brava.
Quindi prima... non dovevano chiamarsi nemmeno lucciole, a voler essere pignoli XD
RispondiEliminaNon avevo mai sentito questa leggenda... Adoro le lucciole, per me sono uno spettacolo unico di inizio estate^^
Moz-
Bravissima Vivì.Le lucciole stanno scomparendo,sono anni che non le vedo!Buona serata.
RispondiEliminaUna leggenda a lieto fine, molto avvincente nella sua variegata trama.
RispondiEliminaBuona domenica, carissima Vivì e un abbraccio,silvia
Cara Vivi, mi piace la leggenda! Grazie!
RispondiEliminaПрелестно! Счастливый конец! Хорошего воскресенья!
RispondiEliminaMolto carina. Le lucciole sono insetti affascinanti. Complimenti Vivì.
RispondiEliminaMolto bella !!! Le lucciole, purtroppo, sono una rarità. Prima , di sera, ne vedevo diverse nel mio giardino, ora raramente ne vedo una. Buona domenica.
RispondiEliminaSempre la luna a influire sulla vita terrestre.Spero che i nostri fuigli,i nipoti,ipronipoti ecc,ecc,non faranno la fine delle lucciole(quasi estinte!).Leggerti è sempre un piacere immenso.Molto carina questa leggenda.Ciao.Lu.
RispondiEliminaMi piacciono le tue favole e se hanno il lieto fine anche di più.
RispondiEliminaComplimenti.
Ciao fulvio
Incantevole leggenda che ci fa conoscere come mai le lucciole nelle sere d'estate brillano in mezzo alla natura. Un grazie alla magnanimitò della luna che ha voluto premiarla. Una lirica armoniosa che ho molto apprezzato Vivì. Un affetuoso salto da Grazia.
RispondiEliminaAnna Monteleone
RispondiEliminaQueste leggende sono bellissime e leggerle scritte da te con delicatezza e garbo le rendono ancora più straordinarie