Questa è la storia di un
angioletto dai capelli così chiari e brillanti che baluginavano al sole come
fossero d’argento, e per questo motivo dagli altri angeli venne soprannominato “Fili
d’Argento”.
Il piccolo angelo si distingueva
dai compagni anche a causa del suo carattere, difatti, era dispettoso,
scontroso e disubbidiente. Capelli d’Argento non amava seguire le regole e un
giorno San Pietro decise fosse l’ora di impartirgli una bella lezione. Il
custode del Paradiso convocò il piccolo ribelle al suo cospetto quindi con aria
severa lo ammonì: «In questo santo luogo non c’è posto per i maleducati e
fannulloni come te. Ti rimanderò sulla Terra e lì dovrai rimanere fintanto che
non avrai commesso un’azione talmente buona ed esaltante da farti perdonare le
tue malefatte. Solo allora potrai tornare tra tutti gli altri angeli.»
Capelli d’Argento prese male
la punizione ma, non potendo opporsi alla decisione del Santo, tutto sconsolato
volò sulla Terra. In quel periodo era inverno, i dintorni ricoperti di un manto
di neve immacolato erano un incanto per gli occhi, ma era anche molto freddo e
l’angelo vagò per giorni e giorni senza incontrare gente e senza trovare nulla
d’interessante da fare.
Ma un giorno, all’improvviso, sentì tintinnare i sonagli di una slitta che correva sulla neve e il piccolo immaginò che fosse quella di Babbo Natale.
L’anziano dalla candida barba
e il vestito rosso riconobbe l’angioletto da lontano e si fermò:” Che cosa fai
tu qui sulla Terra?”
A malincuore Fili d’Argento fu
costretto a spiegare del suo comportamento e del castigo inflittogli da San
Pietro e Babbo Natale rifletté qualche istante: «Forse qualcosa di buono puoi
fare per farti perdonare. Salta su e accompagnami nel mio giro di consegne. Mi
aiuterai a consegnare tutti questi doni ai bambini.»
Fili d’Argento non si fece
pregare e salì sulla slitta accompagnando Babbo Natale e aiutandolo a smaltire i
pacchi. Dopo aver effettuato tutte le consegne la slitta si fermò e l’anziano propose
all’angioletto: «Mi puoi aiutare a decorare quegli alberelli?» terminò,
rovesciando un sacco colmo di palline colorate e di decori natalizi.
Fili d’Argento si mise all’opera
e mentre Babbo Natale vagava alla ricerca di altri alberi e di altre decorazioni,
al piccolo rimase solo un abete disadorno. Non avendo più nulla a disposizione
l’angioletto ci rifletté su e poi ebbe un’idea: staccò dalla sua veste tutte le
stelle che lo abbellivano e le appese sui rami. Non ancora del tutto contento del risultato tagliò
una parte dei suoi lunghi capelli d’argento e appese anche quelli tra i rami verdi dell’albero.
Il risultato fu talmente abbagliante che al suo ritorno Babbo Natale rimase
incantato. «Non ho mai visto un albero più bello di questo!» si complimentò con
l’angioletto «I bambini più poveri del villaggio saranno felici di averlo.
Andiamo a consegnarlo.»
Nel paese vicino viveva una
famigliola molto povera composta dai genitori e tre bambini. Fili d’Argento pose
accanto al loro camino l’alberello decorato con le sue stelle e i fili d’argento
e una montagna di pacchi dono, poi, dietro ai vetri della finestra osservò con
grande soddisfazione i salti di gioia dei bambini alla scoperta di tutti quei
regali.
Finito tutto il giro Babbo
Natale si complimentò facendogli una carezza sulla testolina priva dei lunghi
capelli d’argento: “È ora di separarci, ma tu sei stato molto buono e
altruista. Ho già informato San Pietro di tutte le tue buone azioni e il
custode è pronto ad accoglierti di nuovo in Paradiso.»
Fili d’Argento si congedò dall’anziano
e volò in cielo dove trovò San Pietro ad attenderlo. Appena vide la veste priva
di stelle e i capelli corti, il santo si commosse: «Vieni, mio piccolo angelo. Sei
stato molto buono a privarti delle cose più preziose che possedevi per farne
dono a quei bimbi poveri. Ora cuciremo sulla tua veste le stelle più brillanti
del firmamento e quando ricresceranno i tuoi capelli risplenderanno ancora più
di prima.»
Da quel giorno, sulla Terra,
gli alberi vennero decorati con l’oro delle stelle e i fili d’argento in
ricordo del nobile gesto compiuto dall’angioletto che aveva donato quanto più
di prezioso possedeva per la felicità degli altri.
Bellissima favola a lieto fine peer questo angioletto birbantello. Grazie e buon dicembre.
RispondiEliminasinforosa
Bentornata Vivì!
RispondiEliminaMi hai commossa ed emozionata tantissimo con questa tua tenerissima storia natalizia, rielaborata benissimo tra l'altro. Grazie davvero! Abbraccio forte. Ciao.
Ma che bella leggenda piena di amore. Ciao Vivì, aspettavo una tua favola, si è sentita la tua mancanza. Un abbraccio grande
RispondiEliminaE' sempre un gran piacere soffermarsi sulle tue deliziose fiabe...
RispondiEliminaUn abbraccio, cara Vivì,silvia
Bentornata !! Questa fiaba mi è piaciuta moltissimo , che birbantello questo angioletto. Saluti
RispondiEliminaUna leggenda bellissima!
RispondiEliminaGraziosissima fiaba adatta a questo tempo natalizio che racchiude magia , bontà ed altruismo veramente commoventi
RispondiEliminaUn carissimo saluto
Um conto lindíssimo que me fascinou ler. Sempre gostei de contos de fadas.
RispondiEliminaCumprimentos natalícios
What a beautiful and peaceful story (legend)!
RispondiEliminaChe bella favola!! Un dolcissimo racconto di generosità
RispondiEliminaQuesta bellissima favola , rappresenta lo spirito del Natale , quello vero , che spesso non viene né vissuto , né praticato in ognuno di noi . Impariamo sempre dalle favole dedicate ai bambini anche noi adulti.
RispondiEliminaUn abbraccio Vivì ed un buon fine settimana
Rosy
Incantevole fiaba che, incarna questo tempo natalizio, molto bella, incanterà i più piccini, insegnando loro cosa vuol dire essere caritatevoli e generosi verso i più poveri aiutandoli
RispondiEliminae facendoli felici.Sempre bello leggerti cara Vivì, Un affettuoso saluto, Grazia.
Una favola che emoziona. Ciao.
RispondiEliminaEs muy bonita, me ha encantado. Besos.
RispondiEliminaNon conoscevo questa leggenda ma è davvero adorabile :)
RispondiEliminaCara Vivì, non conoscevo questa leggenda: grazie per aver condiviso!
RispondiEliminaUn abbraccio
Ros
Linda leyenda te mando un beso
RispondiEliminaUna leyenda que memociona, muy bonita. Beeos
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