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martedì 25 febbraio 2020

Boncho Boncho




Boncho Boncho, il signor bruco,

che muove il corpo come una molla,

tutto intento progetta un buco

sulla foglia che traballa.

 

“Bella grossa è quella mela”

pensa mentre gli fa' gola,

a quel ramo sembra appesa

e pensieroso la soppesa.





Par che il vento per dispetto

scuota il bruco, poveretto,

e pur con l’acquolina in bocca

lui si dispera e non la tocca.

 

Ma nascosto nel giardino

sta guardingo suo cugino

che del bruco è molto geloso

e di mele assai goloso.

 

Boncho Boncho nel frattempo

a non cader è tutto intento,

cento piedi aggrappa alla foglia

mentre cresce la sua voglia.





Passa svelto un maggiolino

che del bruco è un caro vicino,

presto scorge lui la spia

 e d'istinto vola via.

 

Vola via ma non lontano

all'amico vuol dare una mano,

svelto svelto più del vento

gli bisbiglia l'avvertimento.

 

Il bel bruco par sorpreso

sulla foglia ancor sospeso,

torvo guarda suo cugino

che si fa' più piccolino.





Boncho pensa qualche istante

“Qua le mele non son tante

è assai meglio in verità

del buon frutto fare a metà!”

 

Cosicché la mela rossa

che traballa tutta scossa,

or ben due ne ha di buchi

fatti da fraterni bruchi.




Filastrocca pubblicata in "Le favole e le filastrocche di Gigagiò" Scrivere edizioni


1 commento:

  1. Un'altra filastrocca incantevole ed armoniosa quella di Boncho Boncho e la mela contesa da lui e suo cugino. Un a bella storia, raccontata in versi e tra le rime per il diletto di grandi e piccini. Apprezzatissima! Un affettuoso saluto Vivì, Grazia.

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