Oh...
quello scorrer leggiadro
dell’ali
in
empireo maestoso e
soave,
là
del vento le nubi son schiave,
ma
d’ideali riveste il suo fronte
quando
avverte carezzevole il vento,
che
si posa al candor
del
suo manto.
Oh...
impalpabile e diletta creatura
partorita
dai sogni più arditi
che
s’ammanta di soffici cirri
e
s’adorna di sole e di luna
smarrendo
i sogni nell'eterea laguna.
Oh...
l’ammaliante e fiera figura
che
vola... che plana
senza
alcuna paura.
E
libero libra il pindarico volo
del
mio cuor in assolo
e
oltre i pascoli dell’infinito.
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