Magico intreccio di fate e
di arcani,
soavi donzelle e gran
cortigiani,
astute le trame sempre più
losche,
ma è un cavaliere a
sbaragliare le tresche.
Nobili i sproni in quel cuor
da leone,
giustizia e pace senza
servi o padrone
e se qualcuno lo sfida in
una giostra
un velo di dama al braccio
mostra.
Lucente armatura e cimiero
al vento
cavalca fedele al
giuramento,
con lancia in resta è l’affondo
suo fiero,
senza alcuna pietà contro
il masnadiero.
Mistiche nebbie e
putrescenti pantani,
tra boschi in incanto e
borghi malsani,
irsuta è la testa che
emerge da un lago
eruttano fiamme le froge
di un drago.
Nell’armatura sta rigido
il busto,
nell’aria sibila un mazzafrusto
ma se una dama leggiadra
attende al castello
l’audace guerriero divien menestrello.
Filastrocca pubblicata sul sito Scrivere
Il menestrello era colui che decantava le gesta dei cavalieri, la soavità delle dame e la vita nel Medioevo-Rinascimento delle corti dell'epoca. Era il poeta di quei tempi lontani. Ed ecco le storie in versi e tra le rime narrate dalla poetessa sono proprio quelle. Una poesia incantevole che attrae alla lettura. Un caro saluto Vivi, Grazia.
RispondiEliminaUna deliziosa, e originale lirica, intinta in preziose immagini della fantasia.
RispondiEliminaPoesia piaciutissima, un forte abbraccio, poetessa,silvia
Son tutti belli questi tuoi componimenti.
RispondiEliminaComplimenti di cuore Vivì.
C'era una volta... divertimento e avventura e cosi, tra leggenda e realta, si intrecciava l'eccitante storia dell'umanita. Castelli, fate, principesse, draghi, cavalieri, spadaccini, falconieri, fantasmi e tutta la magia del mondo, solo qui nel blog di Vivi! abbraccio desde Buenos Aires
RispondiEliminaEh, cosa fa l'amore...
RispondiEliminaAbbraccio.