Quel che
aleggia non è bolla
ma una
diafana farfalla
che con
grazia poi si posa
su una
viola e su una rosa.
che ora sfiorano
mille fiori
in sorvoli
abituali.
È soave quel volteggio
assai
lesto e assai giocondo
con un
frullo qua e là
su ginestre e sul lillà.
Così dolce
e con baldanza
è un intreccio
che par danza
su quel ramo e sull'erbetta
Lalla posa senza fretta.
Mite,
eterea creatura
che svolazza senza paura
affidandosi
al lieve vento
che la
scorta assai contento.
Cosicché
tra fiore e foglia
ancor più
viene le vien voglia
di sentirne
la fragranza
e di
continuar la danza.
Quando
scende poi la sera
dove
dormi diafana Lalla?
Forse
dentro a una calla?
Cosa
sogni, cosa speri
con
l’essenza tua sincera,
forse il mondo
che adori
con un prato di colori?
Scusa Lalla se
te lo dico,
ma allorquando
eri un bruco
tu non
eri affatto carina
così
pelosa e cenerina.
Poi un dì
e per magia
e di
natura la fantasia,
da un bozzolo che ancor balla,
nel tuo
ciel sei sorta stella.
Filastrocca pubblicata sul sito Scrivere
Una splendida filastrocca che attrae il lettore per il lessico aulico esposto e per la musicalità dei versi presentati che, si leggono con vero piscere. Sempre bravissima Vivì. Un affettuoso saluto, Grazia
RispondiEliminaChe dire di questa meravigliosa farfalla? Descritta con creatività, e speciale fantasia, dalle tue magiche strofe poetiche.
RispondiEliminaSempre bello leggerti, carissima vivì, un bacione,silvia
Ciao! arrivo dal blog di Irene. se vuoi partecipare a ispirazioni_and_co ci farebbe molto piacere. se non hai il profilo instagram fammelo sapere che così ci organizziamo.
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