Son sempre dodici di
un anno i mesi
con le quattro
stagioni che sono comprese,
come il giorno che
segue l’oscura notte.
Il calendario ha inizio a gennaio
che reca il gelo, la
pioggia o la neve
lasciando la via subentra febbraio,
assai freddo si sa e molto più breve.
Soffia bizzoso il
vento di marzo
mentre il detto del saggio è che son dolci ad aprile
sbadigliare e poltrire e il profondo dormire.
Torna con maggio confortante
il tepore
son candidi i cirri e in ciel splende il sole,
nei dintorni si espande
lieve l’odore
di azzurre campanule,
di rose e di viole.
Con il tanto atteso
e mitico giugno
cessa pure lo studio che è duro impegno
per tutti i bimbi di
recarsi a scuola,
sii brioso e lesto passando passaparola!
è azzurro il ciel che
diventa un abbaglio,
e se il è caldo preme
ed è abbastanza
alcuni si recano sereni in vacanza.
E quando giunge il sospirato agosto
pur grava l’afa e il
caldo tosto,
ma dal quel ciel e in
una notte bella,
Ritorna infine pure
settembre
e ora il cielo si
colma d’ombre,
il vento già fresco, lì nel bosco
lascia un dorato e magico segno.
Con ottobre che l’autunno
porta
tu di legna fai presto
la scorta
e di mosto e vino
spande il sentore.
Giunge a breve
anche novembre
meglio indossare sciarpa e cappotto,
o pungente il freddo
farà filotto.
Giunge alla fine il
mese più bello
luci e
ghirlande splenderanno a profusione
e saranno doni ai
bimbi più buoni.
Vivì Coppola
tutti i diritti sono riservati legge 633/1941
Una deliziosa filastrocca, sui variegati mesi dell'anno, molto gradita, e piaciutissima.
RispondiEliminaSerena sera, carissima Vivì, silvia
Davvero incantevole questa filastrocca dei mesi, ci sono anche i segni zodiacali, così i bimbi possono imparare tante cose nuove, e poi, i tuoi versi sono così armoniosi e belli che attraggono qualsiasi lettore. Complimenti Vivì, Grazia!
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