Là sulla sabbia un bimbo corre contento
tanto veloce perché sospinto dal vento
sta con lo sguardo rivolto all'insù
segue nell'aria un’ombra lassù.
Ride quel bimbo, col filo in mano,
il suo aquilone sembra un gabbiano
che plana nel cielo e libero vola,
s’impenna, scarta e ancor s’invola.
Stizzoso il vento soffia e cattura,
tenta uno strappo e il bimbo ha paura,
così ha inizio un gioco di forza,
tira in basso quel bimbo e l’altro rinforza.
Passa una nuvola in quel momento
e del fanciullo coglie sgomento,
tra lui e il vento c’è una questione
e forse in gioco vi è l’aquilone.
Pensa al da farsi la nuvola bianca,
quel dispettoso non può averla franca,
se di quel cielo si sente il padrone,
in realtà è solo uno zuzzurellone.
Lesta scorre nel cielo la nuvoletta
agire occorre e piuttosto in fretta,
così che avvolge nel candido alone
dalla coda alla testa quell'aquilone.
Così che il vento resta interdetto.
Quel coso strano che fine ha fatto?
E non si accorge il vecchio burlone
che ha perso la faccia oltre all'aquilone.
Felice il bimbo che cavalca la nuvola
è azzurro il ciel mentre lui vola,
la mamma lo sveglia con un sorriso.
Vivì Coppola
Fiaba filastrocca pubblicata sul sito Scrivere
Molto allegra, questa fiaba in poesia, ove una serie di deliziose immagini, si intrecciano tra loro.
RispondiEliminaSerena sera, e un abbraccio, carissima Vivì,silvia
Quanti sfugenti aquiloni nella nostra infanzia....
RispondiEliminaUn articolo graditissimo, che riporta indietro nel tempo!
Molto apprezzato.
Buon giovedì e un forte abbraccio, cara poetessa,silvia
Incantevole poesia-fiaba che, affascina grandi e piccini, per le avventure di un bimbo e il suo aquilone, verseggiata armoniosamente e con belle immagini a cui pare di assistere alla storia. Un bellissimo sogno che ho molto apprezzato. Un caro saluto Poetessa Vivì, Grazia!
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