La filastrocca dei fiori

Questa dei fiori è la filastrocca

primule gialle e violacciocca

senti il profumo ammira i colori

e su quel prato raccogli i bei fiori.

In quell'aiuola son bianche le calle,

gaie compagne di rose gialle,

ma sta attento con quelle manine

a non toccarne le irte  spine.

In quella siepe vi è la rosa è canina

che non abbaia ed è molto carina,

dolce il profumo che spande nell'aria

forma un cuscino fior di saponaria.

                                                  

                                                                                             

Rosso carminio, quasi rubino

 ammira  il vaso col ciclamino

che mamma ha messo sul davanzale

e pur l'azalea adorna il piazzale.

Nasce tra i prati la margherita

spiluccarla non devi con le tue dita

ricorda anche il biancospino

gli aster e il profumo del gelsomino.

C’è il girasole che segue il sole

si erge gigante e fa ombra alle viole,

incanta l’indaco dei fiordalisi

fanne un bel mazzo con quei narcisi.

Denti di cane, primule e croco    

lasciali stare o cogline poco

le stelle alpine non devi toccare

e solo sui monti le puoi ammirare.

Quando t'affacci dalla finestra

gli occhi spalanca sulla gialla ginestra

e se nel giardino segui il sentiero

con certe viole cogli anche il pensiero.

Or che anche il glicine è rifiorito

ti godi l'ombra del pergolato

mentre a cespugli un po' qua e là

risalta il violetto dei fior di lillà.

Rosso il papavero spicca in quel prato

galleggia nell'acqua il fior di loto,
clematis, gerbere e le begonie

campanule, ortensie e sin le peonie.

Sarebbe ancor lunga la filastrocca

che parla dei fiori e non è farlocca,

qualcosa insegna a loro e a te

tienila a mente e non ti scordar di me.

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